I.C.I. 2002


Le istruzioni

Il modello in euro

Il modello in Lire

Ie novità

------fonte: Dossier.net

 

Le aliquote dei comuni
dal sito Consorzio Anci-Cnc
Dalla rete una guida completa al pagamento dell'imposta con il calcolo automatico della tassa da pagare
servizio fornito da Dossier.net


Al via l'operazione acconto Ici 2002
Si potrà pagare fino al 1° luglio

Versamento in due rate o in un'unica soluzione
Le modalità per gli italiani residenti all'estero

Nel mese di giugno uno degli "appuntamenti classici" con le scadenze fiscali è senz'altro il pagamento dell'acconto dell'imposta comunale sugli immobili. L'Ici, il cui presupposto impositivo è il possesso, nel territorio dello Stato, di fabbricati, di aree edificabili e di terreni agricoli, è stata istituita dal 1993; il 2002 rappresenta, pertanto, il suo decimo anno di applicazione. Differentemente dalle imposte sui redditi, l'ICI viene pagata nello stesso anno in cui si realizza il presupposto impositivo; quindi, nel mese di giugno 2002 siamo chiamati a versare l'acconto relativo all'anno in corso.

A chi si paga
Il versamento dell'Ici va eseguito a favore del Comune sul cui territorio si trovano gli immobili assoggettati all'imposta; di conseguenza, se si posseggono immobili situati in comuni diversi, occorre effettuare distinti versamenti per ogni comune beneficiario, ma, se si posseggono più immobili ubicati nello stesso comune, basterà un unico versamento per l'imposta complessivamente dovuta. Se un immobile insiste sul territorio di più comuni, si considera, ai fini Ici, appartenente per intero al comune nel quale si trova la maggior parte della sua superficie. Infine, i contitolari di immobili devono eseguire distinti versamenti, ognuno per la propria quota parte di imposta.
Dal 1998 alle amministrazioni locali è stato attribuito ampio potere regolamentare per disciplinare i tributi locali: possono, tra l'altro, prevedere, in aggiunta o in sostituzione del pagamento mediante concessionario, la possibilità di effettuare il versamento dell'Ici su un conto corrente postale intestato alla tesoreria del Comune o direttamente presso gli sportelli del tesoriere comunale.
In assenza di modifiche regolamentari (a tale scopo, ma anche e soprattutto per conoscere aliquote e detrazioni deliberate per l'anno in corso, è opportuno chiedere informazioni all'ufficio tributi del proprio comune), l'Ici va pagata tramite il competente concessionario della riscossione, utilizzando il nuovo bollettino di c/c postale approvato con decreto ministeriale 10 dicembre 2001 da presentare o ad un ufficio postale, o allo sportello del Concessionario, o allo sportello di una banca convenzionata con il Concessionario. Pagamento in due rate. A partire dal 2001, a seguito di modifica introdotta dalla L. 388 del 2000, l'Ici va versata in due rate (acconto e saldo) secondo le seguenti modalità:

a) la prima rata, da pagare tra il 1° e il 30 giugno (quest'anno il 1° luglio, poiché il 30 giugno cade di domenica), è pari al 50% dell'imposta dovuta calcolata sulla base dell'aliquota e delle detrazioni dei 12 mesi dell'anno precedente;

b) la seconda rata, da pagare tra il 1° e il 20 dicembre a saldo dell'imposta dovuta per l'intero anno, è calcolata applicando le aliquote e le detrazioni deliberate per l'anno in corso e sottraendo quanto già versato a titolo di acconto.

Qualche esempio particolare di calcolo della prima rata
· Immobili che nel 2002 cambiano destinazione L'acconto Ici va calcolato applicando alla nuova fattispecie impositiva le aliquote e le eventuali detrazioni vigenti nell'anno precedente per detta nuova fattispecie:
- un appartamento, locato nel 2001, viene adibito, nel 2002, ad abitazione principale: l'imposta va calcolata applicando l'aliquota e la detrazione per l'abitazione principale vigenti nel 2001;
- un terreno agricolo, già posseduto nel 2001, diventa, nel 2002, edificabile: l'imposta va calcolata sulla base del valore venale in commercio e delle aliquote in vigore nel 2001 per i terreni edificabili.

· Immobile acquistato nel 2001 L'acconto Ici va calcolato sulla base delle aliquote e delle detrazioni vigenti nel 2001, con riferimento a tutti e dodici i mesi, cioè come se l'immobile fosse stato posseduto per l'intero anno:
- il 1° luglio 2001 viene acquistato un immobile adibito ad abitazione principale; l'acconto Ici 2002 va calcolato applicando l'aliquota e la detrazione per l'abitazione principale vigenti nel 2001 per un periodo di possesso di dodici mesi, prescindendo, quindi, dalla reale durata di possesso dell'immobile nel 2001 (sei mesi).

· Immobile acquistato o venduto nel corso del primo semestre 2002 L'acconto Ici va calcolato applicando le aliquote e le detrazioni vigenti nel 2001, commisurandolo ai mesi di effettivo possesso nel primo semestre del 2002:
- il 30 aprile 2002 viene venduto l'immobile utilizzato come abitazione principale; l'acconto Ici 2002 va calcolato applicando l'aliquota e la detrazione per l'abitazione principale vigenti nel 2001, rapportandolo, però, ai 4/12, cioè al periodo di possesso protrattosi nel 2002 (i quattro mesi da gennaio ad aprile).

Pagamento in unica soluzione. In alternativa alle due rate, è possibile effettuare il versamento dell'Ici in un'unica soluzione entro il termine previsto per l'acconto (per il 2002, come già detto, è il 1° luglio), applicando aliquote e detrazioni stabilite dal comune per l'anno in corso. Se si sceglie questa soluzione, sul bollettino di versamento andranno barrate entrambe le caselle, acconto e saldo.

Pagamenti in euro. Gli importi espressi in euro devono essere arrotondati al centesimo: per eccesso se la terza cifra decimale è uguale o superiore a 5 (ad esempio, euro 37,605 va arrotondato a 37,61), per difetto se la terza cifra è inferiore a 5 (ad esempio, euro 37,614 va arrotondato a 37,61). L'importo minimo, al di sotto del quale non deve essere effettuato il versamento, è di euro 2,07 (lire 4.000); i Comuni hanno facoltà di aumentare tale limite. Se l'ammontare della prima rata non raggiunge la somma minima, essa va versata unitamente alla seconda entro il 20 dicembre.

Pagamento per gli italiani residenti all'estero. Gli italiani residenti all'estero possono avvalersi della facoltà di versare l'Ici in un'unica soluzione, nel periodo compreso tra il 1° e il 20 dicembre, maggiorando del 3% l'importo che avrebbero dovuto corrispondere nel mese di giugno. Le modalità di versamento dall'estero sono tre (in tutti e tre i casi, come destinatario, va indicato il Consorzio Nazionale tra i Concessionari del servizio di riscossione, Via B. Croce 124, 00142 Roma):
- vaglia internazionale ordinario da inviare all'Ufficio P.T. di Roma E.U.R.;
- vaglia postale in conto corrente;
- bonifico bancario effettuato presso un'azienda di credito operante all'estero e domiciliato presso la Banca di Roma,Via del Corso 320, 00186 Roma sul conto corrente bancario n. 17430/31, codice aziendale 3002.3, c.a.b. 0327.07. Il versamento deve comprendere l'imposta complessivamente dovuta per tutti gli immobili posseduti in Italia, anche se situati in comuni diversi. Entro i 7 giorni successivi al pagamento, occorre inviare una raccomandata al predetto Consorzio Nazionale dei Concessionari con la distinta delle somme versate; in particolare, se l'importo versato è relativo ad immobili ubicati sul territorio di più comuni, vanno compilati e spediti in un'unica busta tanti modelli (si tratta del modello approvato con D.M. 12 maggio 1993) quanti sono i comuni di ubicazione degli immobili, limitatamente alla parte destra, denominata "certificato di accreditamento
".

Claudio Borgnino