Trattamento dei dati


La legge n. 675 del 1996 ha introdotto un nuovo sistema di tutela nei confronti dei trattamenti che vengono effettuati sui dati personali; qui di seguito si illustra sinteticamente come verranno utilizzati tali dati contenuti nella presente dichiarazione dei redditi e quali sono i nuovi diritti che il cittadino ha in questo ambito. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate, desidera informarLa, anche per conto degli altri soggetti a ciò tenuti, che nella dichiarazione dei redditi sono presenti diversi dati personali che verranno trattati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate e dai soggetti intermediari individuati dalla legge (Centri di assistenza fiscale, sostituti di imposta, banche, agenzie postali, associazioni di categoria e professionisti) per le finalità di liquidazione, accertamento e riscossione delle imposte ed, a tal fine, alcuni dati possono essere pubblicati ai sensi dell’art. 69 del D.P.R. n. 600 del 1973.
I dati in possesso del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate possono essere forniti ad altri soggetti pubblici (quali, ad esempio, i Comuni, l’I.N.P.S.) per lo svolgimento delle rispettive funzioni istituzionali, nei limiti stabiliti dalla legge e dai regolamenti.
La maggior parte dei dati richiesti nella dichiarazione (quali, ad esempio, quelli anagrafici, quelli necessari per la determinazione dell'imponibile e dell'imposta, la sottoscrizione) devono essere indicati obbligatoriamente per non incorrere in sanzioni di carattere amministrativo e, in alcuni casi, di carattere penale. Altri dati (ad esempio, quelli relativi agli oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione dell'imposta) possono, invece, essere indicati facoltativamente dal contribuente qualora egli intenda avvalersi dei benefici previsti. L’effettuazione della scelta per la destinazione dell'8 per mille dell’Irpef è facoltativa e viene richiesta ai sensi dell’art. 47 della legge 20 maggio 1985 n. 222 e delle successive leggi di ratifica delle intese stipulate con le confessioni religiose.
Tale scelta costituisce, secondo la legge n. 675 del 1996, dato di natura “sensibile”. I dati verranno trattati con modalità prevalentemente informatizzate e con logiche pienamente rispondenti alle finalità da perseguire anche mediante:

  • verifiche dei dati esposti nelle dichiarazioni con altri dati in possesso del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate, anche forniti, per obbligo di legge, da altri soggetti (ad esempio dai sostituti di imposta);
  • verifiche dei dati esposti nelle dichiarazioni con dati in possesso di altri organismi (quali, ad esempio, banche, istituti previdenziali, assicurativi, camere di commercio, P.R.A.) La dichiarazione dei redditi può essere consegnata ad un Caf o al sostituto d'imposta che trasmettono i dati al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate. In particolare:
  • il Caf comunica i dati, per via telematica, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate;
  • i sostituti d'imposta comunicano direttamente i dati, per via telematica, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate, o consegnano i modelli 730 a un intermediario previsto dalla legge (banche, agenzie postali, Caf, associazioni di categoria, professionisti) il quale invia i dati al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate. Gli intermediari e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate, secondo quanto previsto dalla legge n. 675 del 1996, assumono la qualifica di “titolare del trattamento dei dati personali” quando tali dati entrano nella loro disponibilità e sotto il loro diretto controllo.
    I “titolari del trattamento” possono avvalersi di soggetti nominati "responsabili”. In particolare sono titolari:
  • il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate, presso la quale è conservato ed esibito a richiesta, l’elenco dei responsabili;
  • gli intermediari, che si avvalgono della facoltà di nominare dei responsabili, devono comunicarlo agli interessati rendendo noti i dati identificativi dei responsabili stessi. Presso il titolare o i responsabili del trattamento l'interessato potrà accedere ai propri dati personali per verificarne l'utilizzo o, eventualmente, per correggerli, aggiornarli nei limiti previsti dalla legge, ovvero per cancellarli od opporsi al loro trattamento, se trattati in violazione di legge.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate, in quanto soggetto pubblico, non deve acquisire il consenso degli interessati per poter trattare i loro dati personali. Il menzionato consenso non è necessario agli intermediari per il trattamento dei dati diversi da quelli sensibili, in quanto il loro conferimento è obbligatorio per legge.
Gli stessi intermediari sono, invece, tenuti ad acquisire il consenso degli interessati per trattare il dato sensibile relativo alla scelta dell’8 per mille dell’Irpef e per poterlo comunicare al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate o agli altri intermediari sopra indicati.
Tale consenso viene manifestato mediante la firma con la quale si effettua la scelta. La presente informativa viene data in generale per tutti i titolari del trattamento sopra indicati.

 

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